Pur se compreso nei limiti ristretti di un intervento parziale il progetto si pone l’obiettivo di ricondurre a unità architettonica e conferire dignità formale ad un insieme cresciuto nel tempo per addizioni meramente funzionali, ricercandole nel confronto con le modalità storiche di aggregazione e giustapposizione di corpi di fabbrica diversi, indagandone le ragioni costruttive che diventano ragioni formali.
Così la copertura, che verso nord è una falda unica, si differenzia sopra la loggia a sud-ovest (palese rivisitazione dei tradizionali fienili) disegnando una falda differente che rende evidente anche formalmente l’alterità del corpo che copre, che è altro, ma integrato, rispetto a quello principale.
Sul fronte opposto a est le questioni figurative si pongono in termini differenti. L’edificio in progetto è ubicato ai margini esterni del “nucleo antico”, posto su una biforcazione della strada proveniente dalla località capoluogo, Druogno: qui si è cercato di ricomporre il prospetto est riportandosi alla figurazione più semplice della tradizione alpina, proseguendo il tetto a due falde del corpo principale fino a coprire il corpo di fabbrica a est che attualmente termina con una soletta piana.
La manifesta semplicità e tipicità esibita da questa facciata è stata ottenuta con difficoltà per le irregolarità plano-altimetriche superate sia con la creazione delle logge (in luogo dei balconi) sul fronte nord sia con l’introduzione di «artifici planimetrici», lievi fuori squadro e discostamenti difficili da percepire ma che hanno consentito il riequilibrio della simmetria del prospetto a est.

Oltre al rifacimento della struttura del tetto il progetto prevedeva anche un nuovo solaio per il sottotetto con una luce libera media di m 7,20 e complicato dall’introduzione del vuoto sul soggiorno.
Per l’adeguamento dell’esistente solaio in legno del piano 2°, sempre con la stessa importante luce libera, si è operato con l’introduzione di nuove travi inframmezzate alle esistenti e al rinforzo di queste ultime sovrapponendo nella parte centrale nuovi travetti resi solidali mediante viti a 45°, il tutto realizzato senza toccare il controsoffitto in cannicciato al piano 1°.

Collaboratori: 
geom. Edoardo Tori

Progetto strutture:
Boschi-Grugni Associati

Progetto impianti: 
ing. Roberto Ruspa – Domodossola (VB)

Cronologia:
Progetto: 2017-18    Costruzione: 2019

Funzioni:
residenziale unifamiliare

Dati dimensionali:
superficie abitabile (lorda) mq 87 + sottotetto mq  77

Committente:  
committente privato

Impresa:
Giorgis Renzo – Druogno (VB)